Se ti dico: “Concentrati sul tuo
pollice sinistro!” non è difficile farlo. Ma se ti dico: “Non pensare al tuo
pollice sinistro!” è più difficile perché inevitabilmente ci penserai. È dunque più difficile rilassarsi,
lasciar andare, che concentrarsi.
In effetti, in questo caso, tendiamo
a fare uno sforzo mentre dovremmo lasciar cadere ogni tensione.
D’altra parte rilassarsi è molto
importante perché corrisponde ad un allargamento dei limiti dell’io. Quanto più
mi rilasso, tanto più mi dimentico dell’io e dei suoi problemi.
La concentrazione, come indica la
parola, è un restringimento dell’attenzione. E, ad essa, si contrappone il
rilassamento con la sua consapevolezza più diffusa.
In meditazione dobbiamo sperimentare
e alternare i due stati.
La meta ovviamente è l’allargamento dei
limiti e l’espansione della mente, fino a oltrepassare il confinamento dell’ego
nel suo stretto spazio.
Nessun commento:
Posta un commento