venerdì 14 novembre 2014

Spie cattoliche

Continua il controllo occhiuto della Chiesa sulla società italiana. Si è scoperto che gli insegnanti di religione in Lombardia avevano ricevuto l’incarico di schedare le scuole dove si palava e si rispettava l’omosessualità (anziché perseguitarla, così come vorrebbero i cattolici). Ma già ogni Natale arrivano nelle nostre case preti curiosi che, con la scusa della benedizione, possono prender nota dell’orientamento delle famiglie.
C’è un controllo da parte della Chiesa che va avanti da secoli, e che risale ai bei tempi dell’Inquisizione. In questa funzione, gli insegnanti di religione sono la quinta colonna. Scelti dai vescovi, ma pagati dallo Stato, possono osservare chi è presente alle loro lezioni e chi ha chiesto l’esonero, e riferire a chi di dovere.
Le famiglie lo sanno benissimo e, pur non credendo in nulla, costringono i figli a frequentare simili lezioni di indottrinamento. Così come li costringono a farsi battezzare e cresimare.
Tutto ciò è altamente incostituzionale e addirittura delinquenziale. Ma in Italia funziona così bene che i giovani ripetono il comportamento dei genitori.
D’altronde, non c’è cerimonia pubblica dove accanto alle autorità pubbliche non compaiano le autorità religiose. E non c’è governo che abbia mai rivendicato l’autonomia della società laica. Tutti pappa e ciccia con la Chiesa. Quando il Papa entra ed esce dal Vaticano, subito arriva qualche Presidente a fare il baciamano.
Che poi l’Italia sia il paese europeo più corrotto, questo non scandalizza. In effetti, quando mai essere cattolico ha  significato essere onesto o pagare le tasse? Il buon esempio lo dà la Chiesa, che ha sempre evaso ogni imposta e ha utilizzato la banca del Vaticano per traffici illeciti.

E i cittadini, così bene indottrinati, si conformano.

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