Uno dei metodi più semplici e più
efficaci di meditazione avanzata è tenere l’attenzione concentrata
sull’infinito.
Ogni tanto, anzi spesso, dobbiamo alzare
lo sguardo.
Perché immergersi e perdersi nei
labirinti del finito quando si può tenere l’occhio fisso sull’infinito? Perché
restare sempre legati alle piccole vicende della nostra vita e alla nostra
importanza individuale?
Questo atteggiamento permette di
ridimensionare tutto ciò che ci capita. Si esce dalla piccola lotta
condizionata, si esce dalle bassezze e meschinità dell’esistenza. La realtà quotidiana ci apparirà come vista a volo
d’uccello, dall’alto, e assumerà un significato che non avevamo mai colto.
Non dimentichiamoci della infinita
consapevolezza se vogliamo capire chi siamo e che cosa stiamo facendo. Cambiamo
continuamente la prospettiva. Rimaniamo in silenzio.
L’infinita consapevolezza sta sempre in
silenziosa contemplazione, testimone di tutto: degli eventi che vanno e
vengono, dei piaceri e dei dolori, degli stati d’animo mutevoli, dei pensieri
che appaiono e scompaiono, delle illusioni e delle delusioni, degli amori e degli odi, delle vittorie e delle sconfitte, delle nascite e
delle morti.
Tutto passa. Ma lei non passa.
grazie
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