In italiano è chiarissimo:
il concetto di “io” è legato strettamente a quello di “Dio” – c’è solo
l’aggiunta di una “d”.
Ma la verità ci si presenta
quando non opera nessun concetto. E sia l’io che Dio sono semplici concetti.
In questo stato illuminato
non c’è mai né l’idea di un agente personale né l’idea di un agente universale.
Quando siamo fortemente
concentrati in qualcosa di piacevole, dov’è l’io, dov’è Dio? Non se ne sente la mancanza.
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