martedì 11 novembre 2014

Obiezione di coscienza

Due deputate che si erano recate all’ambulatorio della Camera per farsi prescrivere la pillola del giorno dopo, hanno scoperto che non era disponibile, perché il servizio era stato appaltato ad un istituto religioso. Anziché fare un’interrogazione parlamentare, le due si sono rivolte ad un servizio esterno. E così nemmeno le nostre deputate fanno qualcosa per risolvere questo problema. Ma che cosa ci stanno a fare?

Il problema della nostra residua mentalità cattolica non sta nel fatto che dappertutto si ricorre ad un’ipocrita obiezione di coscienza per non svolgere compiti sgradevoli, ma che quello che manca è proprio la coscienza del servizio pubblico. 

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