venerdì 28 novembre 2014

La nascita di Dio

Quando abbiamo problemi gravi e non riusciamo a risolverli, ci viene in mente il concetto di Dio, ossia l’idea di un creatore che possiede tutti i poteri. Lo pensiamo, lo immaginiamo, lo creiamo e poi ci rivolgiamo a lui. Per poterlo interpellare, lo pensiamo come una specie di persona, con cui si possa dialogare e trattare. Così nasce l’idea di Dio.
Ma, poiché Dio non è una persona, ne una qualsiasi entità, nessuno ci risponde, nessuno ci aiuta, e, prima o poi, rimaniamo delusi.
Però l’errore lo abbiamo compiuto noi.
L’errore consiste, primo, nell’aver concepito un simile Dio e, secondo, nell’aver chiesto qualcosa che non è nel nostro destino.
Poiché Dio è il tutto impersonale, non otterremo quel che vogliamo finché la nostra volontà non coinciderà con la sua.
Che cosa vuole il tutto da me? Con quale missione mi ha posto in essere? Queste sono le domande che ci dobbiamo porre se vogliamo uscire dal nostro piccolo individualismo e capire qualcosa del nostro destino, del nostro scopo, della nostra funzione e del posto che ci spetta nell’ordine cosmico.


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