Per riferirsi alla realtà ultima, il
buddhismo parla spesso di “vuoto” o di “vacuità”. Ma, nella nostra cultura, il
concetto di “vuoto” ha connotati negativi, perché sembra indicare una mancanza
o il nulla.
In realtà, se per “vuoto” intendiamo
qualcosa di non definibile con i nostri concetti, una libertà incondizionata e
una potenzialità infinita, allora l’idea è affine a quella di assoluto, che
viene dal latino ab-solutus, “sciolto
da tutto”.
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