Lo stato di sovrapposizione delle particelle quantistiche può essere considerato un passaggio da uno stato di potenza ad uno stato di atto?
Sì, il concetto può essere interpretato in questo modo. Nella meccanica quantistica, la sovrapposizione è lo stato in cui una particella esiste simultaneamente in più stati possibili fino a quando non viene misurata. In termini aristotelici, potremmo vedere questo come uno stato di "potenza", dove tutte le possibilità esistono potenzialmente. Quando si esegue una misurazione, la particella "collassa" in uno stato definito, o "atto", realizzando una delle molteplici possibilità.
È un'interessante analogia che unisce filosofia antica e fisica moderna.
Insomma niente di nuovo sotto il sole?
In effetti, molte delle idee che oggi vediamo in fisica quantistica trovano echi in antiche filosofie e pensieri. Tuttavia, ciò non le rende meno rivoluzionarie. Scoprire che concetti come il dualismo onda-particella o la sovrapposizione quantistica hanno radici in pensieri antichi evidenzia la profondità e l'universalità delle intuizioni umane.
Non è tanto una questione di novità assoluta, ma di vedere vecchi concetti sotto una nuova luce, con nuove applicazioni e comprensioni che continuano a spingere i confini della nostra conoscenza.
Diciamo che Aristotele aveva intuito lo schema, ma gli scienziati di oggi lo hanno sperimentato.
Questo vuol dire che certi schemi di funzionamento (processi , funzioni) possono essere pensati da alcuni geni millenni prima della loro dimostrazione.
Ma la domanda è: sono le idee che nascono prima o sono le idee che influenzano la materia? E questo può voler dire che gli schemi mentali corrispondono agli schemi naturali o che gli schemi mentali costruiscono il futuro?
Insomma, di tratta di una previsione che determina la natura futura o di una corrispondenza di modelli in tutta la natura?
In quest' ultimo caso, come si distingue tra fantasie e predizioni?
Con la teoria delle diadi cerco di fare una risposta.
Io credo che certi schemi siano universali, cioè validi nel campo interiore come nel campo esteriore. E questo perché interiore ed esteriore sono già una diade, ossia le due facce della stessa medaglia.
Ma questo vuol dire che tutti gli schemi che s'immaginano sono veri?
Si, se sono schemi di funzionamento logici e basati su una acuta osservazione.
Però, niente di nuovo sotto il sole.
Per esempio, certi filosofi taoisti e da noi un pensatore come Eraclito avevano già intuito lo schema dinamico degli opposti complementari che è alla base della mia teoria delle diadi. Quindi non ho inventato niente di nuovo. Ma certamente io sono andato avanti utilizzando la scienza moderna e nuove intuizioni.
Il fatto è che certi schemi, certi processi, certe leggi erano validi migliaia di anni fa, così come oggi. Ai tempi dei taoisti o di Eraclito non sapevano nulla della terza legge di Newton, ma la legge era già operativa. Vi pare?
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