Questa è una
vecchia contrapposizione inversa… che sembra inversa, nel senso che, se l’uno
c’è, non dovrebbe esserci l’altro. Almeno secondo la logica comune.
Ma la diade
introduce una logica diversa, circolare, in cui l’uno dei due poli non solo è
collegato all’altro in senso opposto, ma lo giustifica. Questo vuol dire che
l’ordine fa riferimento al caso, così come il caso fa riferimento alla
necessità. Se c’è l’uno c’è l’altro, sia a livello logico sia a livello reale.
Si può anche
parlare di determinismo e di libero arbitrio: altri due opposti.
Ma, per me,
questi opposti sono innanzitutto complementari (e questo non può essere messo
in dubbio) e poi, mentre sembrano contraddirsi o escludersi a vicenda, si
giustificano l’un l’altro. Sono come due pugili che si scontrano (sul ring)
mentre si incontrano nella comune volontà di scontrarsi.
Dunque, in
tal senso, non confliggono affatto, ma trovano un terreno comune. Ora, un
terreno è un campo. E, in questo campo, si trovano uniti due che vogliono
scontrarsi.
Insomma, la
contrapposizione non può essere assoluta.
Ora, durante
lo scontro, entrambi potranno avanzare o retrocedere, e se l’uno avanza l’altro
retrocede, come due ballerini. E anche in questo sono uniti da un legame o da
una interazione speciale. Come vedete, lo scontro su un piano è già compensato da
un incontro su un altro piano.
In certi
momenti, saranno in pareggio e avvinghiati come un sol uomo. Avvinghiati… per
scontrarsi. Come due che fanno l’amore. Però si odiano. La loro volontà sarebbe
di sconfiggere l’altro, ma di fatto devono incontrarsi. Si incontrano per
scontrarsi, È un paradosso logico, ma anche reale.
In altri
momenti l’uno o l’altro saranno in vantaggio. E
quando l’uno sarà in vantaggio, l’altro cercherà di reagire. Ora, se uno dei due vince, l’incontro
sarà finito. Ma, nel caso delle diadi, l’incontro non può finire, nessuno dei
due poli può vincere definitivamente, proprio per una questione di
conservazione dell’equilibrio o dell’energia.
Ci saranno
sempre una certa quantità di ordine e una quantità proporzionale inversa dell’altro.
O vorreste che scompaiano ordine e caos? Qual è l’alternativa?
Come tra
essere e nulla: ci sarà sempre una certa quantità dell’uno e una certa quantità
inversamente proporzionale dell’altro. O vorreste che scomparissero entrambi.
Che cosa resterebbe?
Per ora non
possono scomparire entrambi, e non potete trascenderli. Anzi, l’uno combatterà l’altro
ma sarà garanzia dell’altro. Finché ci sarà il nulla, ci sarà l’essere, Finché
ci sarà l’essere, ci sarà il nulla.
L’uno
resterà a sostegno dell’altro, come la vita e la morte, l’inizio e la fine. C’è
una continua dialettica, c’è una continua contrapposizione, c’è un continuo
sostegno. C’è una simmetria dinamica inversa.
Nessun commento:
Posta un commento