Se definiamo il maschio "assertivo", positivo o attivo , dobbiamo definire la femmina "ricettiva", negativa o passiva. Ma non dobbiamo dimenticarci che si tratta di stereotipi, di astrazioni.
La realtà prevede un' infinita di proporzioni di maschile e femminile in ogni individuo. Lo stesso per tutti i contrari complementari, che solo in caso particolare sono metà e metà.
In tutti gli altri casi variano in proporzione, spesso oscillando.
Siamo noi che non abbiamo che due poveri concetti per descrivere infinite sfumature.
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