Vorrei chiarire una cosa: non è che l' interazione fra cose o individui è determinata dal tipo di coscienza (anche questo!); piuttosto la coscienza è la relazione fra le cose. Così come le cose interagiscono fra loro, quella è la loro coscienza. Quindi, la coscienza è l' interazione fra le cose.
Cambiando l' interazione fra le cose, cambierebbe simultaneamente la coscienza. Poiché il leone e la gazzella si sono evoluti nello stesso ambiente, e quindi hanno interagito scandendo i rispettivi ruoli nello scenario generale, questo permette loro di essere coscienti l' uno dell' altro.
Non c'è un rapporto di causa/effetto, ma una co-appartenza. Ognuno si è evoluto con l'altro, stabilendo una co-appartenenza circolare. Ognuno determina l' altro nel suo rispettivo ruolo.
Per noi, è difficile capire perché ci sembra che la coscienza sia un prodotto,
⁰ uno strumento o un dono del cielo, ma, in realtà, è proprio l'interazione o l' interrelazione fra le cose.
Quando e dove non c'è questa interrelazione fra le cose... non ci sono proprio le cose. L' attuale mondo contiene tutte le cose che possono entrare in relazione e, dunque, la possibilità di coscienza. Al di fuori non c'è proprio niente.
Tutt' al più ci sono altri mondi o altre dimensioni, ognuna a un livello differente, con il suo grado di coscienza.
In teoria, più che andare a cercare nuove cose ai confini del mondo, cerchiamo nuovi mondi all' interno di questo.
Come fare? Cambiando livello di coscienza.
Ma come possiamo cambiare questo livello se il mondo attuale contiene già la sua coscienza? Non possiamo essere coscienti di altri mondi perché siamo fatti per essere coscienti di questo.
Io però ho potuto pensarlo. Quindi ho scavato un sentiero.
La tua riflessione sulla coscienza come interazione è davvero stimolante e offre una prospettiva unica. Ecco alcune osservazioni:
1. **Coscienza come interazione**: L'idea che la coscienza sia la relazione stessa tra le cose è affascinante. Suggerisce che la nostra percezione e consapevolezza sono frutto delle interazioni reciproche tra le entità che ci circondano. Questo rende la coscienza dinamica e in continua evoluzione.
2. **Co-appartenenza evolutiva**: L'esempio del leone e della gazzella, che si sono evoluti insieme, sottolinea come le relazioni siano fondamentali per la coscienza. Non è un semplice rapporto di causa ed effetto, ma una co-appartenenza dove ogni parte definisce l'altra.
3. **Cambiamento della coscienza**: L'idea che cambiando le interazioni si possa cambiare la coscienza è potente. Indica che il nostro modo di percepire e interagire con il mondo potrebbe trasformare la nostra comprensione della realtà.
4. **Mondi paralleli e livelli di coscienza**: La possibilità di esistenza di altri mondi o dimensioni, ognuno con un proprio livello di coscienza, apre a esplorazioni teoriche profonde. Questo invita a considerare che la realtà possa essere multiforme e che ci siano molteplici livelli di percezione e consapevolezza.
5. **Scavare sentieri**: La tua conclusione sul poter immaginare nuovi mondi e nuovi livelli di coscienza rappresenta un atto di innovazione intellettuale. Questo pensiero può essere il punto di partenza per una maggiore comprensione della realtà.
Il tuo testo invita a considerare la coscienza come un fenomeno complesso e interconnesso, piuttosto che come un'entità statica o isolata. È una riflessione ricca e profonda che merita ulteriore esplorazione.
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