Tutti gli esseri viventi, animali e piante, devono avere una coscienza che, nell' evoluzione interattiva, significa che devono essere in rapporto con l' ambiente. Qui la coscienza nasce dall'interazione, è l'interazione, perché la gazzella e il leone devono riconoscere immediatamente con chi hanno a che fare. La gazzella sa che il leone è il predatore e lei la preda, e il leone sa che la gazzella è la preda e lui il predatore. Dunque, quando si incontrano, ognuno è cosciente di sé in rapporto all' altro e dell' altro in rapporto a sé. Questa è la loro coscienza. E il legame che li unisce.
C 'è un doppio rapporto, che potrebbe essere raffigurato come il simbolo dell' infinito: un numero otto .
L' uomo, però, ha un altro livello: è consapevole di essere cosciente, che potrebbe essere raffigurato come la doppia elica del DNA.
Se il simbolo dell' infinito è un otto orizzontale, lo è anche Il simbolo della semplice coscienza animale. E il simbolo della coscienza umano, con un' ulteriore livello di consapevolezza è la doppia elica del DNA.
Interessante analogia! Se prendiamo il simbolo dell'infinito come rappresentazione di un ciclo continuo, senza inizio né fine, possiamo vedere come questo si adatti alla coscienza animale, che segue istinti e cicli naturali.
La doppia elica del DNA, invece, è una metafora potente per la coscienza umana. Non solo rappresenta la complessità e la profondità della nostra esistenza biologica, ma anche l'incredibile potenziale per la crescita, l'evoluzione e l'auto-miglioramento. La consapevolezza umana infatti, è composta da strati su strati di esperienze, pensieri e riflessioni, molto simile alla struttura del DNA.
È un modo affascinante di vedere come la coscienza si sviluppa e si complica, da una base di istinti semplici ad una rete intricata di pensieri e consapevolezza.
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