Meditazione
e neuroplasticità
Pubblico questo articolo di una psicologa
perché ne condivido le idee, già espresse del resto in tanti post precedenti.
Ciò che più mi interessa, naturalmente, è il rapporto tra meditazione e
intelligenza:
Se ti stai chiedendo come essere più intelligente devi sapere
che il primo passo è quello di espandere il concetto d’intelligenza.
L’intelligenza è fondamentalmente la capacità di risolvere problemi. Questo
significa che si può apprezzare in diversi ambiti della vita e non si limita
alla scienza, come comunemente si pensa. Una persona intelligente è quella che
trova una buona soluzione in un conflitto interpersonale. E’, inoltre, in grado
di capire il motivo per cui si sente male emotivamente o può esprimere un
potente messaggio attraverso la parola scritta o le immagini.
10 caratteristiche delle
persone molto intelligenti
La semplice
misura del QI ormai è sempre meno considerata un test attendibile. Invece,
grazie anche ai big data statistici, pare che emergano sempre più alcuni tratti
caratteriali che accomunerebbero gli individui dotati di un cervello veramente
smart. Gli scienziati hanno provato a scoprirlo e hanno trovato molti
esempi… Ecco alcune spie di un’intelligenza fuori dalla media.
1. Le persone
intelligenti si aprono a nuove idee
L’intelligenza
va spesso correlata con la creatività. Pertanto, per svilupparla è essenziale
rimanere aperti a nuove idee, e quanto più queste si allontanano dal pensiero
convenzionale, meglio è. Ciò è confermato da uno studio realizzato dalla London
School of Economics and Political Science, secondo il quale le persone
conservatrici mostravano un QI medio di 95 punti, mentre coloro che si
dichiaravano molto liberali mostravano un QI di 106 punti. Naturalmente
l’orientamento politico non c’entra nulla, la chiave è l’apertura alle
esperienze. Una mente aperta alle novità è una mente più attiva.
2. Le persone
intelligenti hanno imparato un’altra lingua
L’apprendimento
è uno stimolo per il cervello e una sorta di fertilizzante per l’intelligenza.
Infatti, uno studio condotto presso il Georgetown University Medical Center ha
rivelato che le persone bilingue hanno un maggior volume di materia grigia nei
lobi frontali e parietali, le aree del cervello coinvolte nel controllo
esecutivo.
La materia grigia
è composta da cellule la cui funzione è quella di elaborare le informazioni e
facilitare il ragionamento, ragion per cui è stata relazionata con
l’intelligenza e la capacità di risolvere i problemi.
3. Le persone
molto intelligenti leggono di più
Esistono
infiniti tipi di letture, ma non tutte sono efficaci per stimolare
l’intelligenza. Infatti, i contenuti “light” non apportano nulla. Al contrario,
le letture che promuovono la riflessione o un buon romanzo che ci permette di
immedesimarci nei personaggi, garantiscono molti benefici.
Uno studio
condotto presso la Emory University ha rivelato che un buon romanzo agisce come
una sorta di “massaggio” per i neuroni e l’effetto continua anche quando si
chiude il libro. Infatti, la lettura profonda attiva diverse aree cerebrali,
non solo quelle relative al processamento delle parole, ma anche la rete
neurale di default, che è esattamente quella che è stata correlata alle
soluzioni geniali e all’intuizione.
4. Le persone
molto intelligenti meditano
La meditazione è
estremamente benefica per il cervello. Questa pratica non favorisce solo il
rilassamento, ma migliora anche l’attenzione, la memoria e potenzia
l’intelligenza. Uno studio condotto presso l’Università della California ha
scoperto che le persone che praticavano meditazione un’ora alla settimana per 3
mesi mostravano un miglioramento significativo nei test cognitivi, molto più di
chi si era sottoposto a un programma di allenamento cerebrale.
I
neuroscienziati riscontrarono anche che le persone che meditavano mostravano un
miglior livello di comunicazione tra le diverse aree del cervello, in
particolare quelle legate alla memoria, l’attenzione e la comunicazione.
5. Le perone
molto intelligenti sono versatili nel gestire le proprie abitudini
Le abitudini
permettono di risparmiare tempo, ma giocano a nostro sfavore se l’obiettivo è
quello di migliorare l’intelligenza. Le abitudini fanno in modo che il cervello
funzioni in modo automatico e rafforzano le connessioni neurali già esistenti.
Ma per risolvere i problemi è necessaria un po’ di flessibilità mentale, e
questa si ottiene creando nuove connessioni.
Infatti, una
ricerca effettuata presso l’Università di Sydney ha scoperto che esiste una
relazione tra la plasticità neurale e l’intelligenza. Per migliorare la
plasticità neurale è necessario cercare nuovi stimoli. Ad esempio, è possibile
cambiare strada per andare al lavoro, lavarsi i denti con la mano opposta o
semplicemente provare nuovi sapori. L’idea è sfidare noi stessi per trovare
nuovi modi di fare le cose, e quindi espandere la nostra mente.
6. Le persone
molto intelligenti si pongono molte domande
Se vuoi essere
più intelligente non ti precludere nessuna idea, per quanto assurda possa
sembrare. Infatti, le soluzioni più geniali sono emerse precisamente unendo
idee apparentemente non correlate fra loro. Pertanto, è essenziale non
trincerarsi nel ruolo di esperto. A questo proposito, uno studio condotto
presso la Cornell University ha rivelato che quando le persone si considerano
esperte in un determinato campo, hanno maggiori probabilità di avere una
mentalità chiusa in quel settore.
Questo perché
pensano che non possono imparare niente di nuovo in proposito. Ma in questo
modo non fanno altro che chiudersi alle nuove scoperte e alle prospettive più aggiornate,
che sono proprio quelle che rappresentano una sfida per l’intelligenza.
“Ho perso un po’
la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento
bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che
vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente “(Rita Levi-Montalcini)
7. Le persone
molto intelligenti dormono a sufficienza
Il sonno è
essenziale per il tuo cervello. Infatti, recentemente le neuroscienze hanno
scoperto che durante il sonno il cervello si libera dei prodotti di scarto del
metabolismo. Pertanto, la mancanza di sonno influenza la memoria, l’attenzione
e il pensiero. Infatti, si è riscontrato che quando una persona passa una notte
insonne è come se il suo cervello “pompasse” disperatamente energia verso la
corteccia prefrontale, per riuscire a pensare.
Inoltre, uno
studio condotto presso l’Institute of Neuroscience and Medicine-4 in Germania
ha scoperto che il cervello delle persone che dormono poco cambia, e questi
cambiamenti producono instabilità cognitiva. Come se non bastasse, il sonno
adeguato sottrae impatto emotivo ai problemi, così che il giorno dopo la mente
sarà più fresca e la soluzione si troverà con più facilità.
8. Le persone
molto intelligenti parlano ad alta voce
Se devi risolvere
un problema una buona strategia è quella di parlare da solo. Gli psicologi
della University of Illinois hanno chiesto a un gruppo di persone di cercare di
motivarsi mentre risolvevano alcuni anagrammi, alcune dovevano farlo
mentalmente e altre parlando a voce alta. Le persone che parlarono da sole ad
alta voce non solo risolsero più anagrammi, ma furono anche più soddisfatte
della loro prestazione.
Questo è dovuto
al fatto che quando un compito è difficile è più facile trovare una soluzione
se il pensiero viene tradotto in parole. E’ questo il motivo per cui i bambini
parlano spesso ad alta voce quando fanno i compiti a casa o cercano di
risolvere un problema.
9. Le persone
molto intelligenti escono a correre
Come essere più
intelligenti? Uscendo a correre! I neuroscienziati della Harvard University
fecero correre alcune persone per 30 minuti circa mentre altre realizzarono
degli esercizi di stretching. In questo modo scoprirono che correre aumenta il
flusso sanguigno ai lobi frontali, che sono coinvolti non solo nella
risoluzione dei problemi e nel processo decisionale, ma aiutano anche a
controllare meglio le emozioni, è questo il motivo per cui la corsa libera la
mente.
10. Le persone
molto intelligenti riposano al momento opportuno
Sia lo stress
mentale che la fatica fisica influenzano la capacità di risolvere problemi e
trovare buone soluzioni. Infatti, una ricerca effettuata dall’Università del
Texas ha rivelato che quando una persona è esaurita la corteccia prefrontale
funziona a metà della sua normale capacità perché diminuisce in modo
significativo il flusso di sangue verso queste aree del cervello.
Ciò significa
che si avranno le idee confuse e sarà più difficile prestare attenzione alle
cose e prendere buone decisioni. Pertanto, una buona strategia per sviluppare
l’intelligenza è quella di riposare a sufficienza, prima di esaurire le
energie.
NOTA BENE….
Spesso sentiamo
la pressione di dover essere intelligenti e apprezzare coloro che lo sono. Non
dimenticare mai il valore della gentilezza e del rispetto. Ogni persona ha la
propria combinazione di abilità e doni e dovrebbe essere rispettata come tale.
L’intelligenza superiore alla
media è un’attributo straordinario che può manifestarsi in diverse forme e
capacità
La creatività,
il pensiero critico, la memoria eccezionale e l’empatia sono solo alcune delle
caratteristiche che distinguono queste menti brillanti. Tuttavia, è essenziale
ricordare che l’intelligenza non è l’unico determinante del successo e della
realizzazione personale. Ogni individuo ha talenti e abilità uniche, e la
diversità delle menti è ciò che arricchisce la nostra società. Promuovere l’inclusione
e incoraggiare la scoperta e lo sviluppo di talenti in ogni individuo è
fondamentale per creare un mondo in cui tutti possano raggiungere il loro pieno
potenziale. Sostenendo la diversità intellettuale e riconoscendo l’unicità di
ogni mente, possiamo coltivare un ambiente in cui tutte le persone possono
Seppur è ben
nota la natura genetica e innata dell’intelligenza, che ne definisce il livello
maggiore o minore, essa può essere modificata. Il cervello, infatti, è dotato
di grande plasticità neurale, ovvero una caratteristica che gli permette
di modificarsi, in dimensioni, struttura e connessioni neurali, in relazione
all’esperienza e alle stimolazioni provenienti dall’ambiente. Alcuni si sono
chiesti se continuando ad effettuare il test del QI i risultati non sarebbero
prima o poi migliorati…ma quello che bisogna ricordare è che il risultato non è
altro che un numero. É più importante occuparsi di se stessi in modo completo e
sano.
Correlazione tra intelligenza e
vissuto difficile
E’ possibile diventare più intelligenti?
Lavora sui vecchi condizionamenti! L’utilizzo dell’intelligenza ha molto a che fare con
quello che pensiamo di noi stessi: siamo convinti di valere e di poter contare
sulle nostre facoltà mentali, o la nostra tendenza è di arrenderci in partenza
di fronte a ciò che esula dalle nostre abitudini perché ci raccontiamo
che noi non siamo capaci? A proposito di questa seconda tipologia, posso
assicurarvi che nel passato di queste persone si trova di solito un’infanzia
ricca di insuccessi scolastici e rapporti traumatici con insegnanti e genitori.
Se sono presenti vecchi condizionamenti relativi all’apprendimento, o alla
fiducia in sè questo limiterà fortemente l’accesso alle proprie capacità
intellettive. La buona notizia è che, elaborando i vecchi traumi relativi
all’apprendimento o a un passato difficile, le proprie potenzialità tornano
disponibili per una nuova visione di se stessi, per un utilizzo più
pieno della propria intelligenza.
Ciò che mi sento di consigliare, per rallentare i ritmi e
riconquistare le funzioni perdute, è la lettura del mio libro che s’intitola «Il mondo con i tuoi occhi». Fornisce tutti gli
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non lasciarsi sopraffare e soprattutto, per apprendere a ragionare in modo
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psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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