domenica 24 novembre 2024

Meditazione e intelligenza

 

Meditazione e neuroplasticità

Pubblico questo articolo di una psicologa perché ne condivido le idee, già espresse del resto in tanti post precedenti. Ciò che più mi interessa, naturalmente, è il rapporto tra meditazione e intelligenza:

 

Se ti stai chiedendo come essere più intelligente devi sapere che il primo passo è quello di espandere il concetto d’intelligenza. L’intelligenza è fondamentalmente la capacità di risolvere problemi. Questo significa che si può apprezzare in diversi ambiti della vita e non si limita alla scienza, come comunemente si pensa. Una persona intelligente è quella che trova una buona soluzione in un conflitto interpersonale. E’, inoltre, in grado di capire il motivo per cui si sente male emotivamente o può esprimere un potente messaggio attraverso la parola scritta o le immagini.

10 caratteristiche delle persone molto intelligenti

La semplice misura del QI ormai è sempre meno considerata un test attendibile. Invece, grazie anche ai big data statistici, pare che emergano sempre più alcuni tratti caratteriali che accomunerebbero gli individui dotati di un cervello veramente smart. Gli scienziati hanno provato a scoprirlo e hanno trovato molti esempi… Ecco alcune spie di un’intelligenza fuori dalla media.

1. Le persone intelligenti si aprono a nuove idee

L’intelligenza va spesso correlata con la creatività. Pertanto, per svilupparla è essenziale rimanere aperti a nuove idee, e quanto più queste si allontanano dal pensiero convenzionale, meglio è. Ciò è confermato da uno studio realizzato dalla London School of Economics and Political Science, secondo il quale le persone conservatrici mostravano un QI medio di 95 punti, mentre coloro che si dichiaravano molto liberali mostravano un QI di 106 punti. Naturalmente l’orientamento politico non c’entra nulla, la chiave è l’apertura alle esperienze. Una mente aperta alle novità è una mente più attiva.

2. Le persone intelligenti hanno imparato un’altra lingua

L’apprendimento è uno stimolo per il cervello e una sorta di fertilizzante per l’intelligenza. Infatti, uno studio condotto presso il Georgetown University Medical Center ha rivelato che le persone bilingue hanno un maggior volume di materia grigia nei lobi frontali e parietali, le aree del cervello coinvolte nel controllo esecutivo.

La materia grigia è composta da cellule la cui funzione è quella di elaborare le informazioni e facilitare il ragionamento, ragion per cui è stata relazionata con l’intelligenza e la capacità di risolvere i problemi.

3. Le persone molto intelligenti leggono di più

Esistono infiniti tipi di letture, ma non tutte sono efficaci per stimolare l’intelligenza. Infatti, i contenuti “light” non apportano nulla. Al contrario, le letture che promuovono la riflessione o un buon romanzo che ci permette di immedesimarci nei personaggi, garantiscono molti benefici.

Uno studio condotto presso la Emory University ha rivelato che un buon romanzo agisce come una sorta di “massaggio” per i neuroni e l’effetto continua anche quando si chiude il libro. Infatti, la lettura profonda attiva diverse aree cerebrali, non solo quelle relative al processamento delle parole, ma anche la rete neurale di default, che è esattamente quella che è stata correlata alle soluzioni geniali e all’intuizione.

4. Le persone molto intelligenti meditano

La meditazione è estremamente benefica per il cervello. Questa pratica non favorisce solo il rilassamento, ma migliora anche l’attenzione, la memoria e potenzia l’intelligenza. Uno studio condotto presso l’Università della California ha scoperto che le persone che praticavano meditazione un’ora alla settimana per 3 mesi mostravano un miglioramento significativo nei test cognitivi, molto più di chi si era sottoposto a un programma di allenamento cerebrale.

I neuroscienziati riscontrarono anche che le persone che meditavano mostravano un miglior livello di comunicazione tra le diverse aree del cervello, in particolare quelle legate alla memoria, l’attenzione e la comunicazione.

5. Le perone molto intelligenti sono versatili nel gestire le proprie abitudini

Le abitudini permettono di risparmiare tempo, ma giocano a nostro sfavore se l’obiettivo è quello di migliorare l’intelligenza. Le abitudini fanno in modo che il cervello funzioni in modo automatico e rafforzano le connessioni neurali già esistenti. Ma per risolvere i problemi è necessaria un po’ di flessibilità mentale, e questa si ottiene creando nuove connessioni.

Infatti, una ricerca effettuata presso l’Università di Sydney ha scoperto che esiste una relazione tra la plasticità neurale e l’intelligenza. Per migliorare la plasticità neurale è necessario cercare nuovi stimoli. Ad esempio, è possibile cambiare strada per andare al lavoro, lavarsi i denti con la mano opposta o semplicemente provare nuovi sapori. L’idea è sfidare noi stessi per trovare nuovi modi di fare le cose, e quindi espandere la nostra mente.

6. Le persone molto intelligenti si pongono molte domande

Se vuoi essere più intelligente non ti precludere nessuna idea, per quanto assurda possa sembrare. Infatti, le soluzioni più geniali sono emerse precisamente unendo idee apparentemente non correlate fra loro. Pertanto, è essenziale non trincerarsi nel ruolo di esperto. A questo proposito, uno studio condotto presso la Cornell University ha rivelato che quando le persone si considerano esperte in un determinato campo, hanno maggiori probabilità di avere una mentalità chiusa in quel settore.

Questo perché pensano che non possono imparare niente di nuovo in proposito. Ma in questo modo non fanno altro che chiudersi alle nuove scoperte e alle prospettive più aggiornate, che sono proprio quelle che rappresentano una sfida per l’intelligenza.

“Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente “(Rita Levi-Montalcini)

7. Le persone molto intelligenti dormono a sufficienza

Il sonno è essenziale per il tuo cervello. Infatti, recentemente le neuroscienze hanno scoperto che durante il sonno il cervello si libera dei prodotti di scarto del metabolismo. Pertanto, la mancanza di sonno influenza la memoria, l’attenzione e il pensiero. Infatti, si è riscontrato che quando una persona passa una notte insonne è come se il suo cervello “pompasse” disperatamente energia verso la corteccia prefrontale, per riuscire a pensare.

Inoltre, uno studio condotto presso l’Institute of Neuroscience and Medicine-4 in Germania ha scoperto che il cervello delle persone che dormono poco cambia, e questi cambiamenti producono instabilità cognitiva. Come se non bastasse, il sonno adeguato sottrae impatto emotivo ai problemi, così che il giorno dopo la mente sarà più fresca e la soluzione si troverà con più facilità.

8. Le persone molto intelligenti parlano ad alta voce

Se devi risolvere un problema una buona strategia è quella di parlare da solo. Gli psicologi della University of Illinois hanno chiesto a un gruppo di persone di cercare di motivarsi mentre risolvevano alcuni anagrammi, alcune dovevano farlo mentalmente e altre parlando a voce alta. Le persone che parlarono da sole ad alta voce non solo risolsero più anagrammi, ma furono anche più soddisfatte della loro prestazione.

Questo è dovuto al fatto che quando un compito è difficile è più facile trovare una soluzione se il pensiero viene tradotto in parole. E’ questo il motivo per cui i bambini parlano spesso ad alta voce quando fanno i compiti a casa o cercano di risolvere un problema.

9. Le persone molto intelligenti escono a correre

Come essere più intelligenti? Uscendo a correre! I neuroscienziati della Harvard University fecero correre alcune persone per 30 minuti circa mentre altre realizzarono degli esercizi di stretching. In questo modo scoprirono che correre aumenta il flusso sanguigno ai lobi frontali, che sono coinvolti non solo nella risoluzione dei problemi e nel processo decisionale, ma aiutano anche a controllare meglio le emozioni, è questo il motivo per cui la corsa libera la mente.

10. Le persone molto intelligenti riposano al momento opportuno

Sia lo stress mentale che la fatica fisica influenzano la capacità di risolvere problemi e trovare buone soluzioni. Infatti, una ricerca effettuata dall’Università del Texas ha rivelato che quando una persona è esaurita la corteccia prefrontale funziona a metà della sua normale capacità perché diminuisce in modo significativo il flusso di sangue verso queste aree del cervello.

Ciò significa che si avranno le idee confuse e sarà più difficile prestare attenzione alle cose e prendere buone decisioni. Pertanto, una buona strategia per sviluppare l’intelligenza è quella di riposare a sufficienza, prima di esaurire le energie.

NOTA BENE….

Spesso sentiamo la pressione di dover essere intelligenti e apprezzare coloro che lo sono. Non dimenticare mai il valore della gentilezza e del rispetto. Ogni persona ha la propria combinazione di abilità e doni e dovrebbe essere rispettata come tale.

L’intelligenza superiore alla media è un’attributo straordinario che può manifestarsi in diverse forme e capacità

La creatività, il pensiero critico, la memoria eccezionale e l’empatia sono solo alcune delle caratteristiche che distinguono queste menti brillanti. Tuttavia, è essenziale ricordare che l’intelligenza non è l’unico determinante del successo e della realizzazione personale. Ogni individuo ha talenti e abilità uniche, e la diversità delle menti è ciò che arricchisce la nostra società. Promuovere l’inclusione e incoraggiare la scoperta e lo sviluppo di talenti in ogni individuo è fondamentale per creare un mondo in cui tutti possano raggiungere il loro pieno potenziale. Sostenendo la diversità intellettuale e riconoscendo l’unicità di ogni mente, possiamo coltivare un ambiente in cui tutte le persone possono

Seppur è ben nota la natura genetica e innata dell’intelligenza, che ne definisce il livello maggiore o minore, essa può essere modificata. Il cervello, infatti, è dotato di grande plasticità neurale, ovvero una caratteristica che gli permette di modificarsi, in dimensioni, struttura e connessioni neurali, in relazione all’esperienza e alle stimolazioni provenienti dall’ambiente. Alcuni si sono chiesti se continuando ad effettuare il test del QI i risultati non sarebbero prima o poi migliorati…ma quello che bisogna ricordare è che il risultato non è altro che un numero. É più importante occuparsi di se stessi in modo completo e sano.

Correlazione tra intelligenza e vissuto difficile

E’ possibile diventare più intelligenti? Lavora sui vecchi condizionamenti! L’utilizzo dell’intelligenza ha molto a che fare con quello che pensiamo di noi stessi: siamo convinti di valere e di poter contare sulle nostre facoltà mentali, o la nostra tendenza è di arrenderci in partenza di fronte  a ciò che esula dalle nostre abitudini perché ci raccontiamo che noi non siamo capaci? A proposito di questa seconda tipologia, posso assicurarvi che nel passato di queste persone si trova di solito un’infanzia ricca di insuccessi scolastici e rapporti traumatici con insegnanti e genitori. Se sono presenti vecchi condizionamenti relativi all’apprendimento, o alla fiducia in sè questo limiterà fortemente l’accesso alle proprie capacità intellettive. La buona notizia è che, elaborando i vecchi traumi relativi all’apprendimento o a un passato difficile, le proprie potenzialità tornano disponibili per una nuova visione di se stessi, per un utilizzo più pieno della propria intelligenza.

Ciò che mi sento di consigliare, per rallentare i ritmi e riconquistare le funzioni perdute, è la lettura del mio libro che s’intitola «Il mondo con i tuoi occhi». Fornisce tutti gli strumenti utili per imparare a pianificare gratificazioni a lungo termine, per non lasciarsi sopraffare e soprattutto, per apprendere a ragionare in modo intelligente sui dilemmi che ci butta addosso la vita quotidiana (relazioni interpersonali, lavoro, famiglia…). Cinque capitoli che ti porteranno alla scoperta di quel potenziale che, da troppo tempo, è assopito dentro di te e non chiede altro di esplodere! Per immergerti nella lettura e farne tesoro, puoi ordinarlo in libreria oppure qui su Amazon

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor

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