“La salute mentale non è assenza di
malessere” dice lo psicologo Mario De Maglie, “ma la sua presenza consapevole.”
E ha ragione.
Dobbiamo essere consapevoli di due cose:
che una certa dose di malessere, sofferenza o infelicità è sempre presente, e
che è anche sempre presente una certa dose di benessere.
L’uomo non è solo un grumo di materia che
reagisce agli eventi su cui non ha alcun potere, ma è anche colui che è
consapevole di tutto ciò che prova. Sta a lui puntare l’attenzione su questo o su
quello.
Possiamo scegliere che cosa accentuare.
Non cadiamo in potere di una mente – e quindi
di una realtà - ignorante e agitata. Non guardiamo solo “fuori”. Possiamo
scegliere ciò su cui fissarci.
La differenza tra un uomo infelice e un
uomo felice è che il secondo sa come indirizzare la propria consapevolezza. L’altro
subisce e basta.
Possiamo scegliere, possiamo addestrare la
nostra mente.
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