Se hai la fortuna di essere arrivato all’età
della ragione senza grandi danni, e con le tue risorse intatte, non c’è di
fronte a te una secca alternativa: o diventi un illuminato o sei un fallito. Ci
sono gradazioni e vie di mezzo. Lo shamata
(meditazione di quiete) e tutte le tecniche di rilassamento, di acquietamento,
di padroneggiamento e di liberazione sono barlumi o piccoli facsimili della
grande illuminazione.
Questo ci permette di ottenere comunque
dei risultati, di capire dove siamo, che cosa cerchiamo e di assaggiare
anticipi.
L’importante è la quiete, il rilassamento
fisico e mentale, la non concettualità, la calma, la consapevolezza, nonché la deposizione della tensione dell’io-sono,
della compulsività e dell’ossessività… Tutti questi sono successi che ci avvicinano
alla meta.
Diciamo che lo stato di shamatha è temporaneo e poco stabile, è
una pratica preliminare.
E le pratiche preliminari in meditazione
sono come le pratiche preliminari nel sesso.
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