L’ira toglie l’io a se stesso, intorbida
lo sguardo e impedisce la godibilità della vita.
Nella contemplazione non può esserci ira.
Lo sguardo contemplativo è uno sguardo partecipe ma spassionato.
E, tuttavia, in quanto toglie l’io a se
stesso, talvolta è anch’essa trascendenza e porta un’energia potente.
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