Chi si dedica alla meditazione lo fa
perché non vuole essere in balia della propria mente. Vuole riprendersi in mano
le redini del proprio sviluppo, non vuole rimanere l’eterno figlio sottomesso
di un Dio Padre.
Questo è un punto di vista rivoluzionario,
una decisione che cambia il rapporto con sé e con il divino.
La decisione di meditare è già meditare.
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