Gli scienziati che fanno tanti calcoli ci
dicono che nell’Universo ci dovrebbe essere un alto numero di pianeti, come la
Terra, con forme di vita simile alla nostra.
Ma Fermi si domandò: se ci sono così tante
forme di vita, dove sono finite? Perché non comunichiamo con nessuna?
Al di là delle distanze spaventose tra un
pianeta e l’altro, resta un punto centrale. Non è detto che sia possibile che la
vita “intelligente” si evolva oltre un certo limite. Perché?
Lo vediamo nel nostro pianeta. Ci siamo
evoluti tecnologicamente e scientificamente, ma siamo pieni di ingiustizie, di
aggressività, di competitività, di violenze e di guerre. Perfino le religioni
sono in concorrenza l’una con l’altra.
Chi scommetterebbe un centesimo sul nostro
futuro? Probabilmente abbiamo già raggiunto il limite massimo di sviluppo.
Nessuno infatti vede segni di evoluzione psichica. Rimaniamo al livello mentale
delle scimmie.
Il problema è che i tempi dell’evoluzione
sono lentissimi, mentre i tempi dell’autodistruzione (per esempio
dell’ambiente) sono velocissimi. Non vedo tanti uomini capaci di controllare i
propri istinti predatori e i propri interessi personali e di avere una visione
di ampio respiro. Abbiamo ancora gente che uccide in nome di Dio. Abbiamo capi
di Stato che minacciano l’uso di armi nucleari e si disinteressano del cambiamento
climatico. Abbiamo un Onu incapace. Ragioniamo ancora in termini nazionalisti.
Odiamo la globalizzazione. Ci barrichiamo dentro le nostre mura. Abbiamo gente
che vuole arricchirsi a spese degli altri, che vuole ingrandirsi senza limiti,
che vuole possedere e arraffare il più possibile, che vuole essere sempre più
potente. Abbiamo miliardi di uomini che cercano protezione nei loro dei
immaginari e non pensano di sviluppare le proprie potenzialità.
L’istinto aggressivo e competitivo sembra
essere incontrollabile.
Quanto dureremo ancora?
Senza una presa di coscienza globale,
senza un salto evolutivo, per noi non c’è futuro. E probabilmente la storia si
ripete in tutti gli altri pianeti vivibili. Ci vuole troppo tempo per passare
dall’essere un animale all’essere un animale evoluto che abbandona i propri
peggiori istinti e acquisisce una nuova coscienza.
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