lunedì 14 agosto 2017

Barche religiose

Quando ci si aggrappa a oroscopi e cartomanti – dichiara Papa Bergoglio – si va a fondo.
E qui possiamo essere d’accordo.
Ma poi il Papa aggiunge che bisogna aggrapparsi alla “barca della Chiesa rifuggendo la tentazione di salire su battelli ammalianti ma insicuri delle ideologie, delle mode e degli slogan… Su questa barca siamo al sicuro, nonostante le nostre miserie e debolezze.”
Sembra uno slogan pubblicitario, uno spot televisivo che potrebbe adattarsi a qualunque prodotto commerciale. Scegliete la nostra barca, perché è più sicura delle altre, perché è “una garanzia contro il naufragio.”
Anche il Buddha paragona la propria dottrina ad una barca che serve ad attraversare un fiume. Ma poi ammonisce, una volta attraversato il fiume, a lasciarla perdere e a procedere da soli. Come dire, alla fine, tutte le dottrine, tutte le fedi e tutte le Chiese vanno abbandonate se non si vuol rimanere aggrappati a qualcosa di contingente e di limitato, ad una barca cui si rischia di affezionarsi troppo, castrandoci così con le nostre stesse mani, impedendoci di procedere oltre.
Non esistono barche in cui ci si possa addormentare sicuri e tranquilli. Anche sulla barche, sempre in balia dei flutti, bisogna essere vigili - e pronti a lasciarle.

Altro stile, altra profondità.

2 commenti:

  1. Se incontri il Buddha per strada, uccidilo.

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  2. Sì, non ci facciamo idoli da adorare. Le barche prima o poi affondano tutte.

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