L’essere umano nasce fiducioso nella vita:
è piuttosto ottimista, è proteso verso il futuro, non vede grandi ostacoli, è
convinto che le cose gli andranno più o meno bene. Crede che la vita, come una
madre o un padre, non possa ingannarlo.
Ma non è così. Anche la natura che ama può
diventare ostile e distruggere in un attimo la sua casa. Anche un padre o una
madre possono fargli del male. Anche chi ama può tradirlo.
Sorgono allora disinganno e diffidenza, e
subentrano disperazione, insicurezza, instabilità e una grande tensione. Non si
fida più. Non c’è nessun Dio che lo aiuti; erano favole. Deve solo contare su
di sé e sulle tue forze - se ce le ha, se le ha coltivate.
Scopre che la vita è ingiusta e che il
mondo è violento e corrotto. Non solo la società degli uomini. Ma anche la
natura in sé. C’è qualcosa di sbagliato a livello cosmico. Una specie di
peccato originale o di vizio di fondo che può in ogni istante travolgerlo.
Non è colpa nostra, in quanto noi siamo
solo specchi della natura. Se credete in Dio, è proprio colpa sua.
Ma forse è meglio non credere in Dio e
pensare che tutto nasce e si evolve spontaneamente… tra mille difficoltà,
tentativi e fallimenti.
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