Noi non ci rendiamo mai conto di come una
fede religiosa, pur armata di buone intenzioni, possa essere distruttiva. Ce ne
accorgiamo nel caso dei fondamentalisti musulmani, che istituiscono regimi
spaventosi e sanguinari, e alimentano il terrorismo. Ma anche la fede cattolica
può esserlo.
Prendiamo il caso dei Neocatecumenali, una
setta fondata da Kiko Arguello, cui aderiscono noti personaggi. Lasciando
perdere il problema del finanziamento di questo movimento, quanto mai
coercitivo, i neocatecumenali si distinguono per avere famiglie con molti
figli: si può arrivare anche a quindici o più. Il ministro Delrio, per esempio,
ne ha nove.
Per questa gente, non esiste il sesso come
piacere, ma solo per fare figli. Quindi non usano nessun metodo di controllo
delle nascite, nemmeno quelli naturali consigliati dalla Chiesa. Ogni botta, un
figlio.
Ora, se tutti adottassero questa linea, il
mondo sarebbe già finito, schiacciato da una popolazione smisurata. Ma loro
devono seguire, da estremisti, il detto biblico del “crescete e moltiplicatevi”!
Senza fine, senza limiti, senza intelligenza.
Non meraviglia quindi che un ministro come
Delrio sia favorevole all’accoglienza totale e senza riserve degli immigrati,
così come vorrebbe anche il Papa. Lui vorrebbe che le nostre navi facessero da
taxi.
È inutile ricordare che una politica del
genere distruggerebbe l’Italia in pochi mesi e che finiremmo tutti in miseria,
in conflitti etnici e sociali continui. Ed è inutile ricordare che famiglie del
genere sono più simili a caserme, senza veri rapporti affettivi. Ai fideisti
questo non importa.
Loro hanno un’idea e non ascoltano
ragioni. Per loro conta solo il numero: il numero è potenza.
Sono gli estremisti di una fede, per
fortuna minoritaria, pronta a distruggere il mondo… in nome di un Dio – il loro!
La cosa più preoccupante che individui del
genere finiscano addirittura a fare i ministri. Certo Delrio sembra essere
adatto a sviluppare le infrastrutture e chissà che altro.
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