Non tutte le motivazioni e i sentieri sono
uguali. Ognuno ha i suoi. Non esiste un veicolo unico, adatto a tutti.
Dobbiamo quindi domandarci e verificare
che cosa stiamo cercando e come lo cerchiamo. In che modo combattiamo per
uscire dal nostro abituale stato di tensione e di sofferenza?
C’è chi cercherà la quiete, chi il silenzio,
chi la concentrazione, chi la luminosità, chi la chiarezza, chi un maestro, un
personaggio religioso o una figura divina (un Dio, un Salvatore, un Messia,
ecc.), chi un suono o un mantra (in principio era il Verbo), chi la via della
gioia, chi la distensione del respiro, chi l’autonomia, chi il piacere
fisiologico, chi il riposo e il rilassamento, chi la distensione psicosomatica,
chi una guida, chi la liberazione dal condizionamento, chi stati soprannaturali,
chi il paradiso, chi l’amore, chi la compassione…
Ognuno di noi ha una motivazione (o un
insieme di motivazioni) che lo porta a scegliere un determinato sentiero.
Siatene consapevoli. Ma poi non rimanete
attaccati a questa motivazione. Lo scopo è non rimanere afferrati, agganciati.
Ognuno deve sfruttare il proprio carattere
e le proprie vie d’accesso. E procedere oltre.
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