lunedì 22 agosto 2016

Una forma di illuminazione

Nel mondo dello spirito, non s’illumina solo un sé separato, un ego che dice: “Io sono io e nient’altro che me stesso,” ma un sé che dice: “Io sono parte di questo e parte di quello, sono i miei famigliari, i miei antenati, i miei connazionali, l’umanità intera, gli animali, le piante, i minerali… Io sono un po’ di tutto, io sono perché c’è tutto il resto”.
Quando ci si illumina, si illumina tutto ciò che ci ha portati a illuminarci.
È come un atleta che, nel momento in cui vince una medaglia d’oro mondiale, riconosce: “Ho vinto io, d’accordo; ma con me hanno vinto tutti coloro che mi hanno preparato, coloro che mi hanno sostenuto, il paese che mi ha dato questa possibilità, i campioni del passato e così via.
C’è sempre un concorso di cause. L’individuo è un collettore e il punto finale di tanti sforzi.
È un io che trascende se stesso e si sente parte del tutto.

E queste stesse considerazioni sono già una forma di illuminazione.

1 commento:

  1. Buonasera, sto leggendo il suo libro L'arte della serenità interessante, come il suo blog.

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