In meditazione si distinguono due
fasi. Prima bisogna fermarsi, calmarsi e concentrare il più possibile la mente,
fin quasi a fermarla (samatha). E poi
bisogna approfondire il più possibile la visione (vipassana).
La necessità di fermare la mente (o di
rallentarla il più possibile) serve proprio a chiarificarla. A questo proposito
si fa l’esempio dell’acqua che, quando è agitata è torbida, mentre, quando si
calma, diventa limpida.
In effetti, quando l’acqua-mente si
calma e diventa più chiara, si può finalmente guardare più a fondo.
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