Possiamo mettere insieme una serie di
intuizioni avute dagli uomini in varie epoche e in varie culture per ottenere un
quadro più "realistico" della condizione umana.
Quando Nietzsche scrive che non ci
sono fatti, ma solo interpretazioni, sembra riprendere l’idea di Marco Aurelio,
il quale sostiene che tutto ciò che proviamo non sono fatti ma opinioni.
E come non citare il Buddha quando afferma
che, più che cercare la verità, dobbiamo smettere di nutrire opinioni? Perché,
di fatto, come dice Shakespeare in Amleto,
non c’è nulla di buono né di cattivo se il pensiero non lo considera tale.
Dovremmo avere la forza di guardare
il mondo con questa diversa prospettiva che esclude l’idea di un’oggettività
dei sensi e della mente.
Poiché viviamo in un mondo di
impressioni, di opinioni e di interpretazioni, applicando un differente modo di
vedere, abbiamo la possibilità di cambiare noi stessi e le cose.
Infatti il mondo è in gran parte il
prodotto della nostra mente.
Nessun commento:
Posta un commento