Gli individui che continuano a
pregare il loro “Signore” dopo un terremoto che ha distrutto le loro case e
ucciso i loro cari sono come i cani che continuano a leccare la mano del
padrone che li ha bastonati.
Non hanno altro punto di riferimento,
non sanno a chi altro rivolgersi, non possono restare senza padrone.
Si erano illusi che il loro Signore
fosse buono e li avrebbe protetti. Un errore.
Se fin dall’inizio si fossero
liberati di questa superstizione, non si sarebbe affidati ciecamente al suo
volere e si sarebbero preparati ad affrontare il peggio.
Non c’è nessuno che ci protegge – se non
noi stessi. “Sii lampada a te stesso!” dice il Buddha.
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