Dobbiamo capire che all’idea di Dio
non corrisponde niente di reale, ma è la semplice proiezione di schemi mentali.
La mente infatti è costretta, per
comprendere, a dividere, a separare, a contrapporre, a isolare. Ma la realtà
non è fatta da monadi isolate. È un tutt’uno, un flusso continuo, in cui non c’è né un
inizio né una fine. Ogni cosa si muove, cambia, si trasforma e, soprattutto, è
collegata a tutto il resto. La vita, per esempio, è presente in tutto l’universo,
e passa da un corpo celeste all’altro, attecchendo là dove ci sono le
condizioni favorevoli.
È solo la nostra mente che ha bisogno
di separare, di isolare e di concepire principi e fini. Ma si tratta di
convenzioni artificiali.
In questi giorni si parla di buchi
neri, e si dice che potrebbero essere passaggi verso altri universi.
Naturalmente, in questi altri universi, ci sarebbero passaggi verso altri universi
e così via, all’infinito.
Come si vede, l’idea che ci sia un
unico universo, uscito da una Singolarità, è vecchia e superata, più o meno
come l’antica idea dell’universo tolemaico.
Un’idea proveniente da una mente
limitata, un’idea che sta alla base delle nostre infantili religioni.
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