Dopo ogni sciagura, assistiamo a
sfilate di personaggi importanti, come politici, vescovi e Papi. Gli tocca, e
loro lo fanno volentieri, perché incoraggiano i sopravvissuti e si fanno
pubblicità.
Stavolta Papa Francesco è stato preso
in contropiede: di solito è tra i primi a inaugurare la passerella
convenientemente ripresa dalle televisioni.
Ma capisco le sue esitazioni.
È difficile andare a parlare dell’amore
e della bontà del Signore a chi ha perso parenti, amici e case per un
terremoto.
Ma ci andrà certamente, seppur
controvoglia. Bisogna pur re-illudere
le persone che hanno appena avuto una rivelazione.
Sì, perché un terremoto è la
rivelazione istantanea dell’inconsistenza di quella immagine di Dio che il Papa
pubblicizza.
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