lunedì 22 agosto 2016

Esterno e interno

Fra i vari dualismi mentali, c’è quello fra esterno ed interno. L’esterno sembra essere il mondo e il mio stesso corpo. E l’interno sembra essere la mia interiorità, fatta di percezioni, sensazioni, emozioni, pensieri, ricordi, ecc. - in una parola la mente.
Ma l’interiorità non potrebbe esistere senza un cervello fisico e senza organi fisiologici, cioè senza un apparato esterno, che si occupi di mediare fra esterno ed interno.
Viceversa, l’esterno non potrebbe esistere senza una mente che lo percepisca. Per esempio, l’universo sarebbe oscuro e invisibile senza un organo che si chiama occhio e che capta determinate forme di particelle.
Come al solito, i due estremi contrapposti non sono per niente separati, ma complementari. L’uno non potrebbe esistere senza l’altro.
La luce non potrebbe esistere senza un occhio che la veda e l’occhio non potrebbe esistere senza particelle luminose.
Nasce prima l’uovo o la gallina?
Nascono insieme – l’uno per l’altro, l’uno in funzione dell’altro.

Quando diciamo che la mente influenza il mondo, ci sembra un’affermazione teorica. Anzi, ci sembra impossibile. Può un pensiero muovere la materia?

In realtà l’influenza è già avvenuta nel momento in cui ci poniamo la domanda. Perché la materia è tale solo in funzione di un pensiero che la pensa e il pensiero esiste solo in funzione di una materia che si ponga come esterno.

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