domenica 8 maggio 2016

Il potere della presenza mentale

Quando incontriamo problemi e difficoltà, dovremmo concentrarci su noi stessi? Sembrerebbe un’idea bislacca, un controsenso.
Ma il punto è capire che, di fronte alle inevitabili tempeste della vita, è più conveniente mantenersi calmi e consapevoli piuttosto che farci trasportare dai marosi.
La calma ci permette di essere consapevoli di ciò che ci ha attaccato e della nostra stessa reazione.
In certi casi l’evento negativo sembra venire dall’esterno e sembra incontrollabile. Se ci crolla la casa, se abbiamo un incidente stradale, se ci ammaliamo, se veniamo aggrediti…
Questo è vero, ma, se ci manteniamo calmi e consapevoli, possiamo registrare la nostra reazione e modificarla.
Possiamo dirci: questa è rabbia, questo è odio, questa è depressione, questo è sconforto… e prenderne più o meno le distanze.
Che cosa infatti ci è più conveniente? Quale reazione ci è più utile? Non sempre le risposte abituali sono le migliori, non sempre i vecchi schemi di reazione sono i più opportuni.
Possiamo quindi avere un diverso comportamento. A questo proposito, anche le neuroscienze hanno scoperto la neuroplasticità: è possibile creare nuove risposte, nuovi percorsi, nuove connessioni neuronali.
A tutto questo può portare la pratica della consapevolezza che è capace di portare la presenza mentale in ciò che proviamo.

Non è vero dunque che non abbiamo nessun controllo sugli eventi. Possiamo essere consapevoli degli effetti, possiamo cambiare le nostre reazioni e possiamo cambiare i nostri comportamenti. Infine, cambiando i nostri comportamenti, possiamo modificare, grazie al rapporto originario tra essere e mente, gli stessi avvenimenti.

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