Quando, attraverso la meditazione, entriamo
in contatto con la nostra natura più profonda, di solito occultata da strati di
abitudini e di automatismi, non si verificano fenomeni sovrannaturali, tipo
visioni o rivelazioni. Ma si verificano fenomeni eccezionali che ci fanno
uscire dai soliti schemi, dai pregiudizi, dai luoghi comuni, dalle fissazioni,
dai muri rigidi che abbiamo edificato negli anni, dalle fedi inflessibili e
dalla prigione del nostro io.
Entra una ventata di aria fresca e si
aprono nuove prospettive. Questo è il vero miracolo, non la visione di esseri
soprannaturali che sono semplici proiezioni mentali.
Sembra strano, ma entrare in rapporto
con la nostra essenza, calma e silenziosa, porta proprio a questo genere di rinnovamento.
Troviamo nuovi punti di vista, ci apriamo a diverse possibilità, ci immergiamo
nelle fonti della vitalità, ristabiliamo l’armonia tra emotività e razionalità,
usciamo dai comportamenti e dalle idee ingessate, diventiamo più tolleranti e più
pazienti e giudichiamo di meno.
Si tratta di un rinnovamento profondo
che coincide con un rilassamento profondo.
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