mercoledì 25 maggio 2016

Identità ed io

Tutti noi ci identifichiamo con un corpo e con una mente. “Queste due cose, messe insieme, sono io!” ci diciamo.
Ma il corpo è quello che sentiamo o che vediamo – una sensazione ed una immagine che variano di continuo. Da vecchi, siamo ben diversi da ciò che eravamo da bambini. Inoltre, ogni corpo in questo mondo è fatto per lo più di vuoto; se togliessimo il vuoto da un corpo resterebbe a stento un granello di polvere. Poco per attaccarvisi.
Quanto alla mente, è un flusso continuo di pensieri, di sensazioni, di emozioni, ecc., che cambiano di momento in momento. Fra i vari pensieri, c’è anche l’idea di essere un “io”, un io che consideriamo la nostra vera identità e a cui siamo attaccatissimi.
Purtroppo, si tratta soltanto di un’idea, che è quanto di più evanescente ci sia – un fenomeno elettro-chimico.
Insomma, la nostra preziosa identità è ben poco consistente, è una realtà che non ha quasi sostanza. A che cosa aggrapparsi?
A un Dio, a un’anima? Ma anche qui si tratta di idee e di ipotesi.
Eppure, in questa situazione di incertezza, facciamo una scoperta. Nel momento in cui, per sapere chi siamo, ci osserviamo e quindi di disidentifichiamo dal flusso mobile di sensazioni, percezioni, emozioni, pensieri, ecc., che compongono il nostro “io”, abbiamo come un attimo di risveglio.
Nel riconoscere che siamo poco più di granelli di polvere, dotati di una coscienza temporanea, ci distacchiamo dal flusso caotico di stati d’animo e dalla paura di dover perdere un giorno tutto quanto, e ci troviamo in una posizione di una nuova consapevolezza.
Capiamo che è inutile aggrapparci a presunte sostanze o a cose durevoli, facciamo cadere l’illusione di poterci attaccare a qualcosa di solido.
Questo è un primo risveglio e un primo sollievo dalle infelicità della vita. Che cosa abbiamo da perdere se non impressioni, immagini ed idee?

Se l’idea di “io” si basava su convinzioni sbagliate, abbandonando queste convinzioni, avremo una nuova esperienza di noi stessi, più vicina alla realtà, meno soggetta alla paura.

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