Papa
Bergoglio dichiara che "la via che indica Gesù è la via del servizio, ma spesso nella Chiesa si
ricercano potere, soldi e vanità".
In effetti, oltre alla ricerca del
potere all’interno della Chiesa, c’è la ricerca del potere all’interno della
società. Per esempio, i continui attacchi dei vescovi italiani alla legge sulle
unioni civili sono esattamente questo: non accettare che esista uno Stato autonomo
e laico, che decida delle proprie leggi, e volere imporre i propri punti di
vista.
I vescovi capiscono che hanno perduta
la presa, che avevano una volta, sulla società italiana e si oppongono rabbiosamente
a ogni rinnovamento. Non si rassegnano ad essere ridimensionati e a dover
contendere con altri soggetti laici il predominio sulle coscienze.
Nella Chiesa, questa volontà di potere si
è sempre manifestata in due modi: uno violento, con l’imposizione di leggi di
origine ecclesiastica, quando non addirittura con l’amministrazione diretta
della giustizia (i tribunali ecclesiastici), e uno “morbido”: facendo la carità.
Quest’ultima forma subdola vuole
accreditare la funzione sociale della Chiesa (scuole cattoliche, beneficienza,
opere pie, ecc.), ma è anch’essa una lotta per il controllo delle anime. Non è
infatti elargita gratuitamente per amore del prossimo, ma per imporre il
proprio potere.
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