Diceva un maestro tibetano del secolo
scorso, Dilgo Khyentse Rinpoche: tra i miliardi di esseri umani che popolano il
mondo, quanti sono consapevoli della rarità di una nascita umana? Quanti di
costoro pensano che sia necessario sfruttare questa occasione? Quanti lo fanno
realmente? E quanti persistono?
In effetti, se capiamo quale
straordinaria occasione ci sia stata data, come possiamo esimerci dal cercare
di essere consapevoli?
Siamo venuti al mondo a mani vuote e ce
ne andremo nello stesso modo. Ciononostante sprechiamo il nostro tempo ad
accumulare beni che non potremo portarci dietro.
Sembra che soffriamo di un’amnesia, di
un deficit d’attenzione e consapevolezza. Mentre pensiamo al futuro, dilapidiamo
il presente.
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