Papa Francesco mette fine al controllo delle coscienze di una rete religiosa diffusa nel mondo
di Franca Giansoldati
Venerdì 8 Novembre 2024 Ultimo aggiornamento 16:03
Inizialmente era nata come benemerita associazione religiosa per aiutare le chiese perseguitate dal comunismo durante la Guerra Fredda, quando oltrecortina molti sacerdoti finivano in carcere, ma nel corso dei decenni si è trasformata in una realtà velenosa, manipolatoria, fino ad esercitare potere assoluto sui suoi membri. Inizialmente si chiamava Pro Deo et Fratibus poi trasformata in Famiglia di Maria, ed era stata fondata nel 1968 da un gesuita Slovacco, Pavel Hnilica, ordinato vescovo in clandestinità nell’allora Cecoslovacchia comunista. Un personaggio piuttosto controverso e implicato anche nel caso Calvi-Ambrosiano: fu condannato in primo grado nel 1993 per ricettazione, aveva emesso due assegni in bianco in cambio di documenti che avrebbero potuto dimostrare l’innocenza del Vaticano nel fallimento del Banco Ambrosiano; fu poi assolto in Cassazione nel 2000. Morto Hnilica nel 2006 l'associazione passò nelle mani di monsignor Gebhard Paul Maria Sigl, un altro personaggio assai discusso, che ha trasformato l'associazione attualmente diffusa in diversi paesi in una rete di controllo delle coscienze, dove gli abusi spirituali e psicologici sono stati al centro di un lungo processo di indagine.
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Papa Francesco ha prima commissariato questa realtà e poi allontanato per sempre Sigl.
La sentenza del tribunale ecclesiastico è stata emessa a metà settembre e confermata da Francesco a metà ottobre. Diversi membri della comunità avevano accusato Sigl di mescolare cura pastorale e leadership fino controllare le loro coscienze, alimentare un "culto cieco e incondizionato", impedendo alle persone di essere libere per avere potere assoluto sugli individui, annullandone la personalità, facendo leva su una confusione di base tra ruolo spirituale e amministrativo. Secondo l'agenzia Adista la comunità oggi conta oltre 60 sacerdoti, 30 tra seminaristi e “fratelli laici”, 200 “sorelle apostoliche” e famiglie di 11 Paesi: Italia, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Olanda, Slovacchia, Repubblica Ceca, Russia, Kazakistan e Uruguay.
Il Vaticano ha stabilito che Sigl non potrà avere alcun contatto con i membri e non può esercitare alcun ministero sacerdotale e dovrà vivere in un luogo specifico ma lontano da tutto. Sigl, nato in Austria nel 1949, ha fondato la "Famiglia di Maria" nel 1990 insieme al vescovo slovacco Paul Hnilica. Nella "Famiglia di Maria", Sigl introduce la venerazione di Maria come la "Signora di Tutte le Nazioni", una forma di devozione legata alle presunte apparizioni di Amsterdam che il Vaticano ha da poco dichiarato fasulle, inesistenti, frutto di una colossale truffa.
A seguito delle denunce di alcuni ex membri, il Vaticano aveva ordinato un'indagine sulla comunità nel 2021. La visita apostolica fu guidata dal vescovo emerito di Bari, Francesco Cacucci e alla fine dell'indagine, la "Famiglia di Maria" è stata posta commissariata da padre Daniele Libanori, e suora Katarina Kristofová.
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Va bene chiudere le sette che manipolano le coscienze degli individui. Ma questo è il lavoro che fanno tutti i movimenti religiosi e le religioni stesse.
Perché non chiudere anche Comunione e Liberazione?
Forse perché la Chiesa vuole rimanere l' unica setta a manipolare la mente.
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