Che strana espressione. Sembra che i due “facciano” qualcosa, ma
in realtà sono indotti a farlo da una forza che li sovrasta. Sono spinti a
farlo, perché l’istinto da cui sono dominate le diadi è quello di contrapporsi
per unirsi e poi di unirsi per contrapporsi.
Ma non possono né contrapporsi del tutto (altrimenti non ci sarebbe
l’incontro o il ballo) né unirsi del tutto (altrimenti non potrebbero più
muoversi).
Sono come due pugili o due ballerini: a una mossa dell’uno
corrisponde una mossa opposta dell’altro. Simmetria inversa, che muove il
mondo, fisico e mentale.
È talmente fondata la mia teoria delle diadi che, se prendiamo
la prima diade di maschile (Yang) e femminile (Yin), ci ritroviamo spesso due
individui che fanno l’amore: si agitano, si uniscono, gemono e alla fine hanno
un orgasmo liberatorio che dona loro tanto piacere e gioia. Per un attimo
credono davvero di essersi fusi.
Ma l’esperienza dura solo un attimo e poi scompare. E la
ripetono appena possono, non certo per fare figli, ma perché per un attimo sentono
e capiscono che cosa sarebbe l’unione.
Insieme, costituiscono la prima diade naturale, dalla quale
potrà avere origine una nuova vita. Dalla fusione può nascere una nuova vita.
Non in altri modi.
La diade è formata da due opposti complementari (il maschio e la
femmina) che sono indispensabili l’uno all’altro e che cercano l’unione dalla
quale provengono. I due non sanno da dove provengono, perché questa unione non
è razionalizzabile. Ma la cercano lo stesso.
Nel loro gioco di contrapposizione, i due poli sono contrari, ma
sentono l’irresistibile istinto a unirsi. In quanto opposti, si attraggono; e, attraendosi,
si sentono opposti.
Però, in questa dimensione, la fusione completa dura solo un
attimo o pochi attimi, quel tanto che basta per sentire come sarebbe se durasse
più a lungo. Ma non può durare a lungo, perché i poli opposti non possono
unirsi durevolmente, ma devono ritornare a contrapporsi – o la diade
scomparirebbe.
Tensione/distensione, sempre ripetuta, senza mai una soluzione
definitiva. Questa è la cifra della vita, in tutte le cose, dagli atomi alle cellule,
dalla materia alla mente: così funziona il mondo, in un dualismo dinamico
contrapposto.
Dove anche l’unione e la contrapposizione, l’amore e l’odio, l’attrazione
e la repulsione, il positivo e il negativo, l’inizio e la fine, la vita e la
morte, il prima e il dopo (il tempo), il conoscente e il conosciuto nella
stessa mente (la coscienza), l’essere e il nulla ecc. sono diadi che devono
muoversi insieme in una simmetria inversa.
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