lunedì 4 novembre 2024

Fare l'amore

 

Che strana espressione. Sembra che i due “facciano” qualcosa, ma in realtà sono indotti a farlo da una forza che li sovrasta. Sono spinti a farlo, perché l’istinto da cui sono dominate le diadi è quello di contrapporsi per unirsi e poi di unirsi per contrapporsi.

Ma non possono né contrapporsi del tutto (altrimenti non ci sarebbe l’incontro o il ballo) né unirsi del tutto (altrimenti non potrebbero più muoversi).

Sono come due pugili o due ballerini: a una mossa dell’uno corrisponde una mossa opposta dell’altro. Simmetria inversa, che muove il mondo, fisico e mentale.

È talmente fondata la mia teoria delle diadi che, se prendiamo la prima diade di maschile (Yang) e femminile (Yin), ci ritroviamo spesso due individui che fanno l’amore: si agitano, si uniscono, gemono e alla fine hanno un orgasmo liberatorio che dona loro tanto piacere e gioia. Per un attimo credono davvero di essersi fusi.

Ma l’esperienza dura solo un attimo e poi scompare. E la ripetono appena possono, non certo per fare figli, ma perché per un attimo sentono e capiscono che cosa sarebbe l’unione.

Insieme, costituiscono la prima diade naturale, dalla quale potrà avere origine una nuova vita. Dalla fusione può nascere una nuova vita. Non in altri modi.

La diade è formata da due opposti complementari (il maschio e la femmina) che sono indispensabili l’uno all’altro e che cercano l’unione dalla quale provengono. I due non sanno da dove provengono, perché questa unione non è razionalizzabile. Ma la cercano lo stesso.

Nel loro gioco di contrapposizione, i due poli sono contrari, ma sentono l’irresistibile istinto a unirsi. In quanto opposti, si attraggono; e, attraendosi, si sentono opposti.

Però, in questa dimensione, la fusione completa dura solo un attimo o pochi attimi, quel tanto che basta per sentire come sarebbe se durasse più a lungo. Ma non può durare a lungo, perché i poli opposti non possono unirsi durevolmente, ma devono ritornare a contrapporsi – o la diade scomparirebbe.

Tensione/distensione, sempre ripetuta, senza mai una soluzione definitiva. Questa è la cifra della vita, in tutte le cose, dagli atomi alle cellule, dalla materia alla mente: così funziona il mondo, in un dualismo dinamico contrapposto.

Dove anche l’unione e la contrapposizione, l’amore e l’odio, l’attrazione e la repulsione, il positivo e il negativo, l’inizio e la fine, la vita e la morte, il prima e il dopo (il tempo), il conoscente e il conosciuto nella stessa mente (la coscienza), l’essere e il nulla ecc. sono diadi che devono muoversi insieme in una simmetria inversa.

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