venerdì 19 luglio 2019

Trovare se stessi


Ci sentiamo continuamente dire: “Devi sforzarti, devi impegnarti, devi lottare, devi competere, devi essere forte, devi vincere, devi avere un pensiero positivo, devi esercitare la volontà… altrimenti sarai un fallito, un perdente.
Ora, l’impegno va bene, ma non qualsiasi impegno. Prima bisogna capire per che cosa siamo fatti, quale sia la nostra vera natura.
Infatti, se ti sforzi di essere e di fare ciò per cui non sei portato, se cerchi di seguire una via che non è la tua, non arriverai da nessuna parte.
Tanti sono i perdenti, non perché non avevano determinazione, ma perché cercavano di perseguire ciò che non era fatto per loro.
Purtroppo, ci facciamo spesso convincere dagli altri, da persone che non ci conoscono a fondo: famigliari, insegnanti, amici, preti, psicologi, coach, ecc.
Il problema è che queste persone hanno di noi un’idea sbagliata o superficiale e pretendono che noi realizziamo i loro sogni, non i nostri. E se noi adottiamo il loro punto di vista, andiamo incontro a un sicuro fallimento, di cui poi ci incolperanno.
Così, spesso, per senso di dovere, per conformismo o per sottomissione, entriamo in lotta contro noi stessi. E non serve a niente sforzarsi. Anzi, più ci sforziamo, più ci allontaniamo dalla nostra natura. Se ci troviamo in una situazione di sofferenza e di tensione, se a un certo punto ci sentiamo esauriti, la colpa è proprio di una simile lotta interiore.
Allora, per uscirne, dobbiamo spogliarci, liberarci, isolarci. Dobbiamo trovarci soli con noi stessi. E cercare la nostra vera identità, che non è quella sociale.
Dobbiamo stare in quiete e in silenzio, senza neppure indagare. È chiaro che abbiamo imboccato una strada sbagliata. E dobbiamo trovare quella giusta.
Nessuna sa chi siamo veramente – talvolta neppure noi stessi. Dobbiamo dunque liberarci da false identità, ricordi, insegnamenti, valori, giudizi, critiche e autocritiche. E lasciare che ciò che siamo emerga spontaneamente, senza inutili sforzi di volontà.
Questo è il potere del silenzio, della quiete, della solitudine, dello sguardo contemplativo, del lasciar andare, del non forzare le cose, del nostro autentico Sé che così a lungo abbiamo represso. Il resto sono chiacchiere che ci sviano.

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