Secondo gli ultimi studi della fisica,
all’origine di tutto non c’è un Dio ma il vuoto. Per esempio, il fisico Guido
Tonelli scive in Genesi, il grande racconto delle origini,
Feltrinelli, 2019: “Che l’universo intero provenga dal vuoto o, per meglio
dire, sia tuttora ancora e semplicemente
uno stato di vuoto che ha subito una metamorfosi sembra essere l’ipotesi più convincente
della moderna cosmologia; o perlomeno quella più congruente con la serie innumerevole
di osservazioni fin qui raccolta”.
Questo vuoto non è un nulla, ma
piuttosto uno zero, nel senso che “l’universo ha energia nulla, quantità di
moto nulla, momento angolare nulla, carica elettrica nulla”. Non c’è dunque
bisogno di “nessuno strano meccanismo che concentri nella singolarità iniziale
enormi quantità di materia e di energia”.
Ed è utile ricordare che questa idea si
ritrova nel taoismo e nel buddhismo, non nelle teologie del Dio. Per esempio, la
“dottrina della vacuità” è “concetto fondamentale del buddhismo tibetano,
secondo cui tutti i corpi materiali sono in realtà privi di un’esistenza propria
e indipendente”.
Ora, per avvicinarsi a questa Origine,
non serve a niente pregare un Dio inteso come essere, potere, amore ed energia.
Ma è molto meglio farci noi stessi vuoti di parole, di pensieri, di immagini,
di desideri, di intenzioni, ecc.
Se l’Origine è vuota, l’imitatio Dei è farsi vuoti in
meditazione.
Ma allora l big bang e' in discussione? Ho capito bene?
RispondiEliminaNo, la piccola fluttuazione del vuoto ha dato origine al big bang. Ma prima di vedere la luce ci sono voluti 380000 anni. Oggi l'universo ha 13,8 miliardi di anni.
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