Se io mi ammalo e muoio, per me è male.
Ma non è un male in sé. Il verme, per esempio, che si nutrirà del mio corpo
troverà da mangiare: per lui è un bene.
Forse
un uomo è più importante di un verme? Ma chi l'ha stabilito? Non certo il
verme.
Questo
per dire che è impossibile trovare un bene o un male assoluti. Si tratta sempre
di un bene e di un male relativi. Dal punto di vista della vita, anche la morte
e la malattia sono un bene.
Ecco,
bisogna imparare a superare la nostra visione soggettiva, egoica, e cercare di
assumere una visione universale, oggettiva, superiore. Allora tutte le nostre
piccole vicende assumono un senso diverso.
È
come guardare dall'alto un vasto paesaggio: si scoprono quei particolari che
dal basso non erano visibili.
Distacchiamoci
dal soggettivismo, se vogliamo capire come funzioni il mondo. Il superamento
dell'ego è fondamentale.
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