sabato 13 luglio 2019

Il problema del male... e del bene


Una volta si ragionava così:
"Se Dio non può sconfiggere il male, allora non è onnipotente. Se Dio può sconfiggerlo e non vuole, allora è malvagio. Se Dio non vuole e non può farlo, allora perché chiamarlo Dio?"
              Argomenti di una teologia obsoleta. Bene e male non sono separati, ma sono le due facce di una stessa medaglia. Come ci vogliono due gambe per fare un uomo, così ci vogliono il bene e il male per fare il mondo. Altrimenti tutto sarebbe immobile. Potete fare una moneta senza due facce? Volete il divenire? Allora prendetevi il gioco del bene e del male.
              Il male è costitutivo esattamente come il bene. Ma si tratta di un unico meccanismo (il bene-male) che di volta in volta mostra una delle due facce. Il virus o il terremoto hanno una loro precisa ragione di essere. Per noi sono male, ma non per la vita dell'universo.
              Per noi il bene è ciò che ci piace e il male ciò che non ci piace, il bene è ciò che unisce e il male è ciò che divide, il bene è amore e il male è odio. Ma si tratta di concetti e di realtà relativi e complementari: l'una non può esistere senza l'altra. Se tutto fosse amore e unione, il mondo non esiterebbe: tutto sarebbe incollato e indifferenziato. Se tutto fosse divisione e odio, non ci sarebbe nessun tipo di comunicazione, non ci sarebbe nessun legame, e il mondo non esisterebbe. 
              Se "Dio" distruggesse il male, distruggerebbe anche il bene: e dunque distruggerebbe l'intera baracca. Fatevene un ragione.
              Ci poniamo il problema del male, ma non il problema del bene. Vorremmo combattere il male, ma dovremmo combattere anche il bene. Il male può essere un gran bene e il bene può essere un gran male. Pensateci un po'.
              Insomma dovremmo smetterla con questa stupidaggine della vittoria sul male. Non è possibile. Il male è “santo”, esattamente come il bene; ovvero il bene è luciferino, esattamente come il male.
              Ma, già, anche “Dio” e “Satana” non sono separabili: se volete l’uno, dovete beccarvi anche l'altro. Lo vedete? È tutto così.
              È la nostra mente che contrappone ciò che è un tutt'uno. Ma bene e male se la ridono, e continuano il loro giochetto. Fanno correre voi e i teologi divertendosi un sacco.
              Così sono anche “Dio” e “Satana”. Voi pensate che si combattano e che l'uno voglia distruggere l'altro. Ma io vi dico che sono due amiconi e che se la spassano insieme, un po' annoiati di questi stupidi ometti. Che sono come le mosche quando vogliono uscire dalla finestra e non fanno che sbattere contro il vetro.

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