Una volta si ragionava così:
"Se Dio non può sconfiggere il
male, allora non è onnipotente. Se Dio può sconfiggerlo e non vuole, allora è
malvagio. Se Dio non vuole e non può farlo, allora perché chiamarlo Dio?"
Argomenti
di una teologia obsoleta. Bene e male non sono separati, ma sono le due facce
di una stessa medaglia. Come ci vogliono due gambe per fare un uomo, così ci
vogliono il bene e il male per fare il mondo. Altrimenti tutto sarebbe
immobile. Potete fare una moneta senza due facce? Volete il divenire? Allora
prendetevi il gioco del bene e del male.
Il
male è costitutivo esattamente come il bene. Ma si tratta di un unico
meccanismo (il bene-male) che di volta in volta mostra una delle due facce. Il
virus o il terremoto hanno una loro precisa ragione di essere. Per noi sono
male, ma non per la vita dell'universo.
Per
noi il bene è ciò che ci piace e il male ciò che non ci piace, il bene è ciò che
unisce e il male è ciò che divide, il bene è amore e il male è odio. Ma si
tratta di concetti e di realtà relativi e complementari: l'una non può esistere
senza l'altra. Se tutto fosse amore e unione, il mondo non esiterebbe: tutto
sarebbe incollato e indifferenziato. Se tutto fosse divisione e odio, non ci
sarebbe nessun tipo di comunicazione, non ci sarebbe nessun legame, e il mondo
non esisterebbe.
Se
"Dio" distruggesse il male, distruggerebbe anche il bene: e dunque
distruggerebbe l'intera baracca. Fatevene un ragione.
Ci
poniamo il problema del male, ma non il problema del bene. Vorremmo combattere
il male, ma dovremmo combattere anche il bene. Il male può essere un gran bene
e il bene può essere un gran male. Pensateci un po'.
Insomma
dovremmo smetterla con questa stupidaggine della vittoria sul male. Non è
possibile. Il male è “santo”, esattamente come il bene; ovvero il bene è
luciferino, esattamente come il male.
Ma,
già, anche “Dio” e “Satana” non sono separabili: se volete l’uno, dovete
beccarvi anche l'altro. Lo vedete? È tutto così.
È
la nostra mente che contrappone ciò che è un tutt'uno. Ma bene e male se la
ridono, e continuano il loro giochetto. Fanno correre voi e i teologi
divertendosi un sacco.
Così
sono anche “Dio” e “Satana”. Voi pensate che si combattano e che l'uno voglia
distruggere l'altro. Ma io vi dico che sono due amiconi e che se la spassano
insieme, un po' annoiati di questi stupidi ometti. Che sono come le mosche
quando vogliono uscire dalla finestra e non fanno che sbattere contro il vetro.
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