Non c'è una differenza sostanziale tra
sogno e realtà. Anche nel sogno notturno crediamo che tutto sia vero e
soffriamo o godiamo. La differenza è nella durata: un sogno dura poco, la vita
dura qualche decina d'anni.
Perché
allora li distinguiamo? Perché dal sogno ci svegliamo e scopriamo che è stata
tutta un'illusione, una costruzione mentale. Ma anche dal sogno di questa vita
un giorno ci risveglieremo e scopriremo che è stata tutta una proiezione della
mente. Le nascite, le morti, le passioni, gli amori, le guerre, gli odi, gli
dei, le religioni... tutto non è stato che un lungo sogno.
Ci
sveglieremo e ci renderemo conto che si era trattato di proiezioni mentali.
Ma
dove ci troveremo, allora? Sempre qui, ma in un altro sogno. Perché i sogni
sono infiniti, l'uno dentro l'altro - come gli universi, come le bambole russe.
A meno che...
...
a meno che non ci si svegli definitivamente dal sogno della vita, del crescere
e della morte, dal sogno dell'essere, del non essere e del divenire. E a questo
si può provvedere già fin da ora, osservando.
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