Ogni volta che ci imponiamo di essere “angelici,”
diventiamo artificiali. Guardate certi preti ipocriti: si capisce lontano un
miglio che sono falsi, che si mettono una maschera, che non sono se stessi.
In realtà, nel momento in cui vogliono
essere perfetti, fanno ammalare la loro anima. E non essere se stessi è il
peggior peccato contro la vita.
L’io è ambiguo per natura. Se ne
togliamo una parte, diventa una corazza che vorrebbe imprigionare la vita. E,
quando ci riesce, la uccide.
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