domenica 28 luglio 2019

La postura in meditazione


Se avete la fortuna in questo periodo di poter vivere a contatto con un ambiente naturale - e non avete mai fatto meditazione - ecco alcuni suggerimenti. Trovatevi un posto tranquillo e assumete la seguente postura:

 

              1) Sedetevi con le gambe incrociate

              2) Tenete la spina dorsale diritta ma non rigida

              3) Allineate le spalle alle anche e mantenetele rilassate

              4) La testa leggermente inclinata in avanti; il mento allineato con l'ombelico 

              5) Le mani posate a palme verso l'alto l'una sull'altra, i pollici in contatto

              6) La punta della lingua tocca il palato superiore

              7) Gli occhi semichiusi, rivolti a circa un metro davanti a voi.

 

In realtà la posizione degli occhi è importante. Infatti non devono guardare qualcosa, non devono focalizzarsi su niente. Ad un certo punto è meglio chiuderli. Esistono però vari modi di chiuderli. Non si tratta di chiuderli come possiamo fare normalmente; e neppure di mettersi a fissare la punta del naso o il centro fra le sopracciglia, così come ci suggeriscono certi manuali. Si tratta di chiuderli per non guardare niente di esterno e, soprattutto, per interrompere ogni pensiero.

              Provate varie posizioni degli occhi finché non capite quale sia la loro posizione che corrisponde ad un'interruzione o comunque ad un rallentamento dell'attività mentale. Bisogna provare: non si può descrivere a parole.

              In realtà nessun processo di meditazione può essere descritto a parole... dato che il suo scopo è uscire dal mondo delle parole e dei concetti.

              In questa posizione provate, a polmoni vuoti, cioè dopo un'espirazione, a interrompere il respiro... con lo scopo ovviamente di interrompere l'attività mentale.

              Perché interrompere l'attività mentale? Perché la nostra mente ricostruisce e interpreta il mondo secondo categorie prestabilite, utili certo, ma comunque non oggettive. La realtà ultima è un'altra cosa.

              Come si capisce, la postura della meditazione è essenzialmente una postura psico-fisica. Ci si mette seduti in un certo modo per assumere una certa postura della mente. Ma, naturalmente, nessuna di queste indicazioni è coercitiva. Quando avrete trovato la posizione «mentale», potrete anche stare seduti su una sedia, su una poltrona, su uno sgabello, in piedi o in qualunque altra posizione. Anche l'ambiente naturale non è indispensabile. Si tratta di espedienti, non di conditio sine qua non. All'inizio, però, è bene trovare una postura che contraddistingua la posizione meditativa da qualunque altra posizione, in modo da staccarsi da ogni abitudine consolidata.

              In meditazione vale più una prova pratica di mille parole.

 



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