Sembra impossibile per noi pensare senza
i concetti di utilità, finalità e razionalità. Noi cerchiamo la ragione delle
cose. Qualcuno o qualcosa che deve averci creato per qualche scopo. Come se tutto fosse calcolato, come se tutto fosse
necessario, come se tutto avesse sempre un perché.
Eppure può esserci una ragione interna
di cui non ci rendiamo conto.
Quando arriviamo alle ragioni ultime,
non c’è più un perché che soddisfi le nostre esigenze. Ma esiste comunque un
senso, una direzione che è inscritta nei vari processi. Non c’è un perché del
seme che si trasforma in quercia. Si trasforma e basta.
Dobbiamo capirlo dall’interno, senza che ci sia un senso razionale. Ma la direzione
c’è sempre, anche se non sempre è razionale secondo la logica classica.
È la nostra logica che in certi casi è
insufficiente.
Ma già esiste una scienza, la meccanica
quantistica, che è controfattuale e controintuitiva. A dimostrazione che il
mondo non risponde a una sola e limitata logica.
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