Oltre all’obiezione antiabortista, ora
c’è quella turistica. In Calabria, il titolare di una casa vacanze ha detto di
no a una coppia di omosessuale, scrivendo che non vuole “gay e animali”.
Qui si vede da quale cultura vengono le
discriminazioni e le persecuzioni degli omosessuali. Ma sono sicuro che qualche
prete o ipercattolico si sarà dichiarato d’accordo.
Forse, un giorno, qualcuno dirà no alle
coppie cattoliche e agli animali.
Chissà se quel titolare accetterà i
preti pedofili.
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