C’è qualcosa o qualcuno che è testimone
di tutto ciò che passa per la mente di un individuo. Quando però il corpo muore
e anche la coscienza individuale si dissolve, Il Testimone non ha più niente da
osservare. E ritorna ad essere il Testimone universale.
Non c’è dunque perdita, se non quella
della piccola lente di ingrandimento che era stata la coscienza di un
individuo. Non c’è più il sé di qualcosa di particolare, ma il Sé di tutto.
Ognuno si appropria di un po’ di questa
coscienza universale, credendo che sia sua (e questa è l’illusione). Ma, alla
fine, deve restituire il maltolto.
Fine dell’illusione e ritorno alla
realtà.
Dalla coscienza personale a quella impersonale..se l'uomo accettasse questa verita' si avrebbe un mondo meno pauroso e quindi meno violento,o perlomeno in grado di accettare serenamente i problemi
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