Tutti noi siamo più o meno coscienti, e
non è difficile esserlo: fa parte della nostra natura.
Ma non è facile comprendere che cosa
sia la coscienza. Perché, in realtà, cerchiamo di capire intellettualmente:
cerchiamo parole, idee, concetti, analogie, paragoni, metafore…
Quello che non riusciamo a fare è
collocarci nel luogo della coscienza ed esserne testimoni.
Meditare non è cercare definizioni, ma
stabilizzarsi nel luogo del sé autentico, ed essere testimoni. Anche perché
questo è l’unico “luogo” in cui trovare un po’ di tranquillità.
La coscienza è sempre inquieta, per non
dire infelice.
Non siamo il corpo, non siamo neppure
la coscienza. Siamo colui che contempla tutto ciò.
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