Chi pensa che il nostro futuro cosmico
si decida solo in questa breve vita e che l’aldilà sia eterno e immutabile, non
tiene contro che ognuno di noi viene da un lontano passato ed ha attraversato innumerevoli
esistenze e forme di vita. Come avevano già capito l’Oriente ed Empedocle,
“Un
tempo io fui già fanciullo e fanciulla, arbusto, uccello e muto pesce che salta
fuori dal mare”.
Perché mai questa dovrebbe essere l’ultima
trasformazione? E perché mai dovrebbe esserlo la prossima? Credere a paradiso e
inferno, non comporta che siano stadi ultimi e immutabili.
L’evoluzione prosegue anche oltre.
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