Ciò che cerchi in questo momento non è
che una sensazione temporanea. Anche se ti sembra che l’idea di essere sia
sempre la stessa, non è così: varia da un momento all’altro. Forse ti ricordi
di ciò che hai provato quella certa volta, tanti anni fa. Ma quella volta eri
diverso da adesso e provavi qualcosa di diverso.
Ciò che senti ora non è ciò che sentivi
allora, né per le singole esperienze né in senso generale. Dunque, la tua
certezza di essere le stesso è un’illazione della mente. In realtà, momento per
momento, cambi.
Prendi un album di foto della tua
infanzia e pensi: “Quello ero io da piccolo”. Ma sai bene che “quello” non è
questo, che ciò che provavi allora, al momento della foto, non è ciò che provi
e pensi adesso. Sei un altro. Tanti “te stesso” che cambiano da un istante all’altro:
non sei neppure quello di poche ore fa.
Se si incontrassero i tuoi “io” a
stento si riconoscerebbero. Troverebbero che sono due estranei o due parenti
che non si sono più visti per 30 o 40 anni.
C’è un faticoso riconoscimento, ma
ognuno è andato per la sua strada e ora siete entrambi diversi. Ad ogni istante
avresti potuto prendere un’altra strada e diventare un altro. E forse è proprio
così: gli altri sono tanti io che hanno imboccato traiettorie diverse.
L’io cosciente ed autocosciente è
sempre qualcosa di istantaneo, e ad ogni istante cambia. Se cerchi ciò che non
muta nel carosello del divenire, devi andare anche al di là del senso dell’io e
della coscienza personale.
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