domenica 17 luglio 2016

Strategie del terrore

Se l’obiettivo primario del terrorismo è diffondere la paura, trova un formidabile alleato nei mass media, in particolare nella televisione. Dopo ogni attentato, infatti, le televisioni snocciolano ore e ore di noiosissime trasmissioni dove giornalisti ed “esperti” si esibiscono in discorsi vaghi e fumosi. Nessuno sa nulla di preciso, ma in compenso ne parlano. Intanto si trasmettono filmati degli attentati, dei morti, dei feriti e delle devastazioni che contribuiscono a diffondere la paura anche nei più remoti paesi, anche in persone che non ne sapevano nulla.
Come al solito, alla tensione si risponde con la tensione, e così il ciclo si autoalimenta e s’ingrossa come una valanga. La strategia del terrorismo è la strategia della tensione.
Qui ci vorrebbe equilibrio, non l’isteria o la voglia di protagonismo di giornalisti e opinionisti. Qui ci vorrebbe soprattutto la capacità di ricreare armonia e rilassamento – il contrario di quel che vogliono i terroristi.
Rileggiamo il precedente post “Calmare la mente.”

È così che si combatte non solo il terrorismo, ma anche la sofferenza umana.

Nessun commento:

Posta un commento